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Cecilia e Isaac, una storia d'amore a lieto fine



Epolis

Ci sono storie a lieto fine, ogni tanto.
Dietro queste storie ci sono delle persone, a volte intere famiglie.
Il caso che voglio raccontarvi ha per protagonisti una mamma e un papà, Isaac e Cecilia. Hanno una bimba di tre anni, aspettano il loro secondo figlio, vivono e lavorano a Bolzano. Ma sono nati in Ghana e Liberia. Cecilia ha regolare permesso di soggiorno, lavora in una scuola. Cecilia e Isaac si sono sposati, l'anno scorso.
Ma a un certo punto Isaac è stato portato al CIE (ex cpt), il centro di identificazione ed espulsione di Lamezia. Senza ragione.
Perchè la legge Bossi-Fini impone che il coniuge di chi ha il permesso di soggiorno possa rimanere in Italia. Al cpt di Lamezia sono entrato lunedì scorso, venerdì Isaac mi ha chiamato: era a Fiumicino, lo stavano rimandando in Africa. Questo non è legale, succede perchè la macchina dello Stato a volte non controlla, se ne frega.
Sono intervenuto, ho trovato il menefreghismo di chi avrebbe dovuto occuparsene, i funzionari del ministero dell'Interno, ma anche interlocutori umani e capaci, alla Questura di Catanzaro.
Isaac non è stato rimpatriato, perchè secondo la legge ha i requisiti per restare in Italia. Quante persone rischiano di essere vittime di situazioni simili e di una cultura razzista alimentata dalla Lega, che non vuole riconoscere che anche tra gli immigrati vi sono tante persone che vivono e lavorano onestamente e che devono essere trattate nel rispetto delle leggi?






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