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Da 25 anni Vaticano corresponsabile della diffusione dell'Hiv/Aids



Dopo le dichiarazioni del Papa sul preservativo


«Il Papa, con le affermazioni odierne, continua a mantenere quell'atteggiamento che, negli ultimi 25 anni, ha reso le gerarchie vaticane complici e corresponsabili della diffusione dell'epidemia di Aids, in particolare nei Paesi più poveri» dichiara Vittorio Agnoletto, medico, già presidente e fondatore della LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l'AIDS), parlamentare europeo. «È incomprensibile come da una parte la gerarchia vaticana si spenda per salvare una persona clinicamente morta, mentre dall'altra condanni a morte migliaia, forse milioni, di persone vietando l'uso di quello che è l'unico strumento vero e riconosciuto scientificamente di prevenzione contro questa patologia. Non esiste ad oggi una cura per distruggere il virus, e quindi l'AIDS, soprattutto nel Sud del mondo, dove non sono disponibili i farmaci antiretrovirali, continua ad essere una patologia mortale.Tutte le ricerche scientifiche hanno dimostrato che il preservativo è uno strumento ad altissima efficacia per evitare la trasmissione del virus».




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