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L'Ue chiederà conto all'Italia di quanto accaduto nel Cpt di Torino



Risposta della Commissione Europea all'interrogazione di Agnoletto sulla morte di Hassan Nejl

«L'EUROPA CHIEDERÀ CONTO ALL'ITALIA DI QUANTO ACCADUTO.
LA COMMISSIONE EUROPEA DICE: DIRITTI UMANI INVIOLABILI, ANCHE NEI CPT».

Milano, 24 luglio 2008 - «L'Europa chiederà conto alle autorità italiane di quanto successo nel Cpt di Torino e di come stanno procedendo le indagini sulla morte di Hassan Nejl - dichiaraVittorio Agnoletto, eurodeputato di Rifondazione comunista/Sinistra europea - . Questo è l'importantissimo contenuto della risposta che Jacques Barrot ha dato a nome della Commissione europea alla mia interrogazione parlamentare presentata sul caso dell'uomo di origine marocchina, morto all'interno della struttura torinese il 24 maggio scorso, e su diversi casi di violenze denunciati dai detenuti del Cpt (uno dei quali riportato anche da Peacereporter) nelle scorse settimane. Inoltre, come si legge nel testo diffuso dall'esecutivo europeo, la Commissione ha ribadito la tutela dei diritti di tutti i cittadini, inclusi i clandestini, affermando che «gli Stati membri devono garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali degli immigrati, che siano o meno in posizione regolare». Mi auguro - conclude l'eurodeputato - che questa presa di posizione da parte dell'Europa possa contribuire alla ricerca della verità sulla tragica fine di Hassan Nejl. E servire da monito affinchè in nessun centro di permanenza italiano vengano mai più violati i diritti umani».




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