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Appello al Presidente Napolitano



Sulla possibile sospensione dei processi sul G8 di Genova



AGNOLETTO, «IL 25 APRILE NAPOLITANO MI DISSE:

"CONDIVIDO LA VOSTRA SETE DI VERITÀ MA NON POSSO FARE NULLA". OGGI INVECE POTREBBE FARE MOLTO».

 

Milano, 17 giugno 2008 - «A Genova – dichiara Vittorio Agnoletto, portavoce del Genoa Social Forum ai tempi del G8 del 2001 -, durante la cerimonia ufficiale del 25 aprile avevo consegnato al Presidente della Repubblica i verbali delle requisitorie del Pubblico Ministero sulle torture di Bolzaneto. Napolitano in quell'occasione dichiarò di condividere la nostra richiesta di verità e giustizia pur ricordando, ovviamente,  che non aveva alcun potere d'interferire con il lavoro della magistratura.

Oggi, invece, il Presidente della Repubblica ha la possibilità di contribuire direttamente alla ricerca della verità e della giustizia confermando, con un atto concreto, quanto pubblicamente dichiarato il 25 aprile. Accolga l'appello del Comitato Verità e Giustizia di Genova, si rifiuti di firmare la legge sulla sospensione dei processi, impedisca che la verità sulle drammatiche giornate genovesi sia definitivamente archiviata.

Sarebbe un atto coraggioso che riavvicinerebbe le istituzioni a molti cittadini e perfettamente in sintonia con i valori della Resistenza e della Costituzione che il Presidente difese con forza nel suo discorso, proprio a Genova, in occasione della Festa della Liberazione.

Se i processi di Genova fossero sospesi, l'Italia, conosciuta in tutto il mondo come la  Patria del diritto, si trasformerebbe nel regno dell'impunità.

Un Paese sempre più lontano dall'Europa e sempre più vicino alla Colombia».




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