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Tav, Tajani conferma: per l'UE la Torino-Lione è ancora in forse



  


Milano, 17 giugno 2008 - «Tutte le istituzioni italiane danno ormai per certa la costruzione dell'alta velocità sulla Torino/Lione con il super tunnel, ma il commissario europeo ai Trasporti Antonio Tajani, durante l'audizione di ieri sera alla Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha dovuto ammettere che la situazione é ben diversa.

Ho chiesto al Commissario: «Fino ad ora la Commissione Europea non ha ottenuto le informazioni  richieste all'Italia né sul totale delle conseguenze finanziarie, né sul tracciato definitivo del percorso. L'Italia ha fornito soltanto le informazioni parziali, nel tentativo di ottenere il finanziamento dalla Commissione. Il costo complessivo del progetto, dal 2004 ad oggi, (come da documentazione distribuita dal Parlamento) é aumentato del 38,2%, da 38 milioni a oltre 52 milioni di euro, e sul versante italiano il costo/km supera in media di oltre tre volte il costo/km previsto in Francia e in Spagna. Inoltre proprio in questi giorni la LTF (che ha in appalto il progetto) ha presentato un nuovo progetto. Quali garanzie potrà avere l'UE dall'Italia sull'effettiva disponibilità dei fondi necessari? Come può accettare l'UE di finanziare, anche se molto parzialmente, la tratta italiana della Torino/Lione, quando ad oggi il governo italiano non ha ancora presentato un progetto definitivo  alla Commissione Europea?»

Tajani ha confermato che a tutt'oggi non esiste un progetto definitivo, ha dichiarato di aver avvisato il ministro Matteoli che «qualora non venissero presentati tempestivamente i progetti, i finanziamenti UE verrebbero destinati ad altri» e si é limitato ad aggiungere che é in attesa che dall'Italia arrivi la VIA (Valutazione d'impatto ambientale.) Non una parola sul comportamento della Commissione davanti all'assenza di garanzie finanziarie da parte dell'Italia.

In sintesi, pur tra reticenze e appelli al governo italiano ad accelerare i tempi, il commissario ha dovuto ammettere che ad oggi in Europa vi sono ancora molte incertezze sulla reale possibilità che sia realizzata l'Alta Velocità in Val Susa.

Tajani é di fronte ad un evidente conflitto di fedeltà tra le regole europee e i ritardi e le carenze del governo italiano.

Conflitto manifestatosi esplicitamente quando gli ho ricordato che l'UE ha avviato una procedura d'infrazione contro l'Italia per l'assenza della VIA sui  534 progetti approvati dal precedente governo Berlusconi, con il primo programma italiano strategico delle infrastrutture, nel dicembre 2001.

Invece di impegnarsi a chiedere al governo italiano il rispetto delle direttive comunitarie ha risposto che la Commissione, anziché avviare procedure d'infrazione, dovrebbe aiutare l'Italia a trovare soluzioni. L'unica soluzione dovrebbe essere il rispetto delle regole europee. Ma questo Tajani si é guardato bene dal dirlo!».




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