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La lotta paga! Un risultato importante, frutto della mobilitazione della società civile



L’Italia ha versato in anticipo il contributo per il 2008 al Fondo globale per la lotta all’AIDS, Tbc e malaria


Milano, 21 dicembre 2007 – L’Italia è stato il primo Paese a versare la quota per il 2008 al Fondo Globale per la lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria, pari a 130 milioni di euro. Secondo una nota diffusa ieri da Christoph Benn, direttore dell’ufficio relazioni esterne del Fondo, il governo ha effettuato in settimana il versamento anticipato di 130 milioni di euro, portando l’esborso complessivo italiano dal 2002 ad oggi a 790 milioni di euro. Il pagamento si è reso possibile grazie all’approvazione di un decreto ad hoc collegato alla legge finanziaria in votazione alle Camere. «Finalmente una buona notizia, un risultato molto positivo – commenta Vittorio Agnoletto, medico, eurodeputato, già presidente della Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids – ottenuto grazie alla lotta che abbiamo condotto insieme a tantissime persone, all’impegno della società civile. È il segno che la mobilitazione della società civile paga e che nel governo Prodi si fa spazio una nuova idea di solidarietà e cooperazione internazionale.

Negli ultimi dodici mesi – continua Agnoletto -  insieme ad Action Aid, Terre des Hommes, Amref, Alex Zanotelli, don Luigi Ciotti e grazie a Beppe Grillo che ne ha dato notizia attraverso il suo blog (per citarne alcuni fra i tanti!) abbiamo organizzato diverse iniziative ed incalzato il presidente Prodi affinché onorasse i debiti pregressi di 260 milioni di euro per il biennio 2006-2007 e nel settembre scorso ciò è avvenuto, seppur con abbondante ritardo. La notizia che giunge in queste ore da Ginevra non fa che rafforzare il successo di questa mobilitazione e fa ben sperare anche per la conclusione positiva dell’iter parlamentare della nuova legge sulla Cooperazione allo Sviluppo. Ora bisogna fare un salto di qualità nelle nostre rivendicazioni – conclude Agnoletto – e chiedere che l’Italia, come tutte le altre nazioni economicamente più avanzate, versi un contributo proporzionato al suo prodotto interno lordo. Solo così si potranno raggiungere due tra gli Obiettivi del Millennio per il 2015: l’arresto delle pandemie di Aids, tubercolosi e malaria e la destinazione dello 0,7 per cento del Pil per l’aiuto pubblico allo sviluppo sempre entro il 2015».




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