Articolo di Vittorio Agnoletto e Roberto Musacchio, Liberazione
e lo sciopero dei dipendenti delle linee aeree - che in capo al mondo devono essere bene comune
Lo sciopero è durissimo e blocca tutto. Sono otto mesi che i lavoratori chiedono di trattare con la compagnia senza ottenere risposta. La compagnia è un misto di partecipazioni nordiche e ha il monopolio dei voli da e per
La lotta è dura, ci dicono i compagni del partito della sinistra danese che hanno organizzato il viaggio, anche perché qui è la vita ad essere dura. E' normale che la natura possa bloccare i trasporti. E allora lo possono fare anche i lavoratori.
In una terra come questa il tema del pubblico e della democrazia assume un significato enorme. I trasporti vanno garantiti e le logiche private, per i conflitti e per i costi, li mettono a repentaglio.
Ancora più enorme diviene la questione se pensiamo ai temi dell'effetto serra. In Groenlandia sono depositate nei ghiacci il 10% delle risorse idriche disponibili, ogni giorno si forma ghiaccio pari alla quantità d'acqua necessaria ad una città come New York, lo scioglimento dei ghiacciai le mette a repentaglio. E puo' alterare gli equilibri complessivi del pianeta. Gia' oggi lo scioglimento determina un innalzamento dei mari di 0,2 mm/anno. Lo si osserva ad occhio nudo. Ne parlano i groenlandesi che raccontano di un sistema prodotto e abituato ai tempi biologici scosso da una velocizzazione che ne altera gli equilibri complessi. I ghiacciai non sono semplicemente acqua solidificata, ma un delicato sistema di equilibri tra acqua, cielo e terra, correnti e calore. Ce lo raccontano gli esperti indipendenti americani che lo studiano in permanenza al pari di quelli dell' Ipcc (l'International panel on climate change) dell'Onu. Ma tutti gli abitanti sanno che questa velocità porta a piogge più frequenti, aumento delle temperature, ulteriore e diversa instabilità che si riflette già ora sul delicato equilibrio dell'ecosistema della Terra. Il cambiamento climatico produce effetti anche sulla pesca locale, prima fonte di reddito per i groenlandesi. Colpita per altro anche dalle tecniche predatorie degli enormi pescherecci delle multinazionali. Ecco che il tema di chi decide per questa terra diviene fondamentale. Sono decisioni che riguardano insieme loro, i groenlandesi, Inuit e di origine europea, e tutto il mondo. Si gioca su questa gigantesca isola che galleggia tra i continenti una partita enorme. Lo dimostrano gli interessi americani. Collin Powell era di casa come la gigantesca base Usa. L'amministrazione Bush ha chiesto di poterla potenziare rivedendo gli accordi del 1951 con
L'Ue per ora sembra restare fuori dalla partita, nonostante sia appena passata