Sei qui: home » articoli » archivio 2005

Cronaca di un’ispezione realizzata presso il CPT di via Corelli



Liberazione


Storie quotidiane di persone rinchiuse in via Corelli, zona franca per la legge italiana, per le direttive europee e per le convenzioni internazionali sui diritti umani.
(I nomi delle persone sono riportati solo con le iniziali per tutelare gli “ospiti” di via Corelli da eventuali spiacevoli conseguenze. Ma saranno riportati integralmente ai magistrati ai quali consegneremo ogni documentazione e chiederemo di indagare sui singoli casi, sulle condizioni della vita interna al CPT e sul comportamento dei responsabili dell’Alitalia e della Croce Rossa).

*Lemrahi Rabie (Feiez Amid) 22 anni, giunto al 60° giorno di detenzione al CPT di via Corelli, con famiglia in Italia, una mano ingessata, svenuto dopo l’atto di autolesionismo, soccorso dai compagni di cella. Si è tagliato con una lametta sulle braccia, sull’addome e quindi ha ingoiato una delle lamette di cui era in possesso. Le ferite sono state tamponate in infermeria come risulta dal registro sanitario ma nel quale non c’è traccia della lametta ingoiata. A.M.B., detenuto nella stessa cella di Lemrahi, lo ha rincorso per consegnargli i propri vestiti e i propri averi, in quanto quando le forze dell’ordine entrano nel Cpt prelevano con la forza la persona destinata all’espulsione senza permettergli nemmeno di raccogliere le proprie cose. Lemrahi, parla con difficoltà, avvisa A.M.B. che ha ingoiato una lametta, A.M.B. comunica ciò immediatamente ad un agente in borghese che lo tranquillizza assicurandogli che Lemrahi verrà condotto subito in ospedale. Nulla di tutto ciò avviene. Lemrahi viene immediatamente portato alla Malpensa, sedato (come, con cosa ???) e quindi espulso. 
L’infermiere di turno quella mattina, da me interpellato telefonicamente, dichiara di avergli ispezionato il cavo orale e di non aver riscontrato alcuna ferita; e di averlo quindi consegnato alle forze dell’ordine.
Perché non è stato previsto un immediato controllo in ospedale – è sufficiente una radiografia per appurare la situazione clinica – da parte di un organismo sanitario come la Croce Rossa ? Il giuramento d’Ippocrate, al quale è vincolato tutto il personale sanitario, come tutte le convenzioni internazionali, prevede che il primo compito di un operatore sanitario sia quello di soccorrere e curare chiunque venga affidato alle sue cure, indipendentemente da chi sia e da come siano state procurate le ferite. Nonostante la buona volontà di gran parte del personale della CRI, in alcuni casi animato da un vero e proprio spirito di abnegazione, il ruolo che la CRI svolge in via Corelli risulta oggettivamente giustificatorio e di garanzia di una struttura ove si concentrano una grande quantità di violazioni dei diritti umani universali.
Perché l’Alitalia ha accettato di trasportare una persona contro la propria volontà, in evidente stato di costrizione e di sofferenza fisica, con grave rischio per la salute di Lemrahi e di tutti i passeggeri ?
Nel corridoi del CPT è in funzione una telecamera, chiediamo la visione del filmato con le scene dell’intervento delle forze dell’ordine per prelevare L.

*Jalel, con una malformazione congenita ad un arto inferiore che rende difficoltosa la deambulazione, rilasciato allo scadere del 60° giorno dal CPT di Torino, fermato nuovamente dopo 6 giorni a Brescia e rinchiuso nuovamente, da quasi 60° giorni nel CPT di Milano.
I CPT vengono trasformati in luoghi di detenzione prolungata, senza alcuna scadenza temporale, per persone che non hanno commesso alcun reato. Peggio di un carcere ove le pene hanno almeno una durata certa.

*Jalil Zoubeir, marocchino, lavora regolarmente da 8 anni, casa acquistata con mutuo a Piadena, si reca il 19/3, come da documento in suo possesso e da me visionato, alla questura di Crema  per ritirare il permesso di soggiorno, viene rinviato al 19/4 (come da documento in suo possesso e da me visionato), viene ulteriormente invitato a ripassare dopo qualche giorno perché il permesso di soggiorno non è pronto: il 21/4 viene prelevato da casa sua dalle forze dell’ordine e trasferito al CPT. Risulterebbe in lista per essere espulso dall’Italia nei primi giorni della prossima settimana.
*Abdelilah recatosi, con il proprio libretto di lavoro, presso l’ufficio competente di Vigevano per ritirare, alla data stabilita, il rinnovo del permesso di soggiorno. Il documento non era pronto. Pochi giorni dopo è stato prelevato e condotto al CPT in attesa di espulsione.
In base a quale responsabilità oggettiva una persona può perdere il diritto di vivere e lavorare in Italia a causa di un ritardo nella consegna di documenti da parte di un ufficio italiano a ciò preposto dalla legge?

*Stangiou Gabriel, 30 anni, di famiglia rom, riferisce perdita della mano sinistra per incidente sul lavoro avvenuto mentre lavorava come muratore in nero presso una ditta a Milano. In attesa di un intervento per protesi presso l’ospedale S.Carlo di Milano. Ha esposto denuncia, attraverso il suo avvocato, verso il datore di lavoro. Vive a Milano con moglie e due bambini, rischia l’espulsione tra qualche giorno.
Come può una nazione civile e firmataria delle convenzioni internazionali sulla tutela dei lavoratori espellere una persona in attesa di ottenere giustizia e una riparazione, seppure molto parziale, da parte di un tribunale italiano per un grave  e permanente danno subito proprio in Italia ?

*Radosauljviu Zoran, rom,afferma di essere in possesso del permesso di soggiorno,  prelevato con la moglie bulgara direttamente a casa propria, immediatamente separati, lei subito espulsa verso la Bulgaria, lui condotto al CPT in attesa di espulsione verso un Paese dell’ex Jugoslavia, forse la Serbia.
La legge italiana prevede specifici accertamenti prima di eseguire qualunque espulsione.
E’ in questo modo che viene garantita la tanto sbandierata tutela della famiglia ?

+Morgan Trevor afferma di essere sposato con un’italiana, una figlia di 9 anni, separato, con permesso con data di scadenza al 2012. Prelevato dalla sua casa e condotto al CPT in attesa di espulsione. Ignora le motivazioni: “ forse, dichiara, per abbandono del tetto coniugale ? “
Come può una persona essere espulso quando è in possesso di un regolare permesso di soggiorno ?

*Rotare Ludmila proveniente dalla Bielorussia, in attesa di sposarsi con un italiano residente in provincia di Biella, con le pubblicazioni comunali già esposte. Condotta al CPT in attesa di espulsione.
In base a quale legge lo stato italiano ha la facoltà di interferire nelle scelte private dei singoli cittadini, italiani e stranieri ?
 
*Erika, peruviana, malata di AIDS, in terapia antiretrovirale, in attesa di essere espulsa verso il Perù dove non vi è alcuna possibilità di continuare le cure anti-AIDS.
La legge dello stato italiano garantisce a tutti, italiani e immigrati presenti sul territorio italiano, le cure urgenti e quelle necessarie per le patologie gravi. L’espulsione verso il Perù corrisponde ad una condanna a morte.


Nel braccio B la spazzatura si accumula per terra essendo i sacchi a ciò predisposti già pieni alle 16 e in attesa di venir sostituiti solo la mattina seguente.
Nel braccio C da giorni ogni volta che si usa la doccia tutto il corridoio si allaga senza che sia stato eseguito alcun intervento riparatore. 







spedisci il link ad un amico