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CPT Corelli: un teatro dell'assurdo. Delegazione PRC visita Cpt di Milano



Nel 2007 chiudere i CPT


Oggi, in tutta Italia, rappresentanti istituzionali di Rifondazione Comunista ispezionano i Centri di Permanenza Temporanea (Cpt). A Milano una delegazione composta dall’eurodeputato Vittorio Agnoletto, dalla senatrice Giovanna Capelli e dal consigliere regionale Luciano Muhlbauer ha visitato il Cpt di via Corelli.

“Ci siamo trovati di fronte al solito teatro dell’assurdo –dichiarano Agnoletto, Capelli e Muhlbauer-, fatto di 92 cittadini immigrati (51 uomini, 15 donne e 26 transessuali) che si trovano imprigionati senza aver commesso alcun reato. Infatti, è soltanto questo ultimo dato che differenzia via Corelli da San Vittore, mentre per tutto il resto, compreso l’uso sommario di farmaci sedativi, si tratta di un carcere vero e proprio.”

“È sufficiente tuffarsi nelle tante storie rinchiuse in Corelli – continuano i tre rappresentanti del Prc- per capire che i Cpt, oltre a violare i principi dello stato di diritto, sono semplicemente un sinistro omaggio a una legislazione sull’immigrazione xenofoba e miope. Ci sono i soliti ex-carcerati, rilasciati per fine pena, che vengono letteralmente parcheggiati nel Cpt per altri due mesi di reclusione supplementare. C’è poi il solito oscuro ‘errore’, come il caso di un operaio albanese, residente regolarmente in Italia, ma rinchiuso lo stesso da cinque giorni. Oppure c’è il magazziniere nigeriano che da sei anni lavorava regolarmente in Italia, ma per uno di quei casi della vita si era trovato accusato di un delitto non commesso e dunque posto in custodia cautelare. Il giudice l’ha riconosciuto innocente, ma poiché nel frattempo aveva perso il lavoro in questura non gli hanno rinnovato il permesso di soggiorno. E ora si trova in Corelli da un mese.”

“Ma a questo teatro dell’assurdo e dell’indecenza –sottolineano Agnoletto, Capelli e Muhlbauer- si aggiunge un ulteriore fatto grave che solleveremo anche nelle sedi istituzionali. Come già denunciato altre volte, in spregio alla normativa esistente una camerata del Cpt di Corelli è adibita “provvisoriamente” a Centro di Identificazione per richiedenti asilo e per salvare almeno simbolicamente la legalità era stata aperta una entrata separata. Ebbene, stamattina abbiamo dovuto constatare che quella entrata è stata murata e che gli undici richiedenti asilo presenti si trovano in stato di privazione della libertà personale 24 ore su 24. Persone scappate dal Kossovo e dall'Afghanistan, perché rischiano di essere condannati a morte per motivi politici o religiosi, giunte in Italia per chiedere asilo sono rinchiusi in una strutture simile ad un carcere e privati di ogni libertà ”

“L’odierna visita del Cpt di via Corelli ci riconferma –concludono Agnoletto, Capelli e Muhlbauer-, che quelle strutture non hanno bisogno di una pennellata di vernice, bensì di essere aboliti e basta.
Il tempo degli alibi è finito e l’anno nuovo che bussa alle porte dovrà essere l’anno dell’abrogazione della Bossi-Fini e della chiusura dei Cpt. Questo è il senso e la conclusione dell’odierna giornata, nonché il nostro impegno per il 2007.”





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