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Così tutti i giorni vengono uccisi uomini e donne irachene. Nella più assoluta indifferenza di tutto il mondo



   


Gioia immensa per la liberazione di Giuliana, tristezza e vicinanza alla famiglia per l’assassinio di Nicola Calipari, morto per salvare un’altra vita umana.
Di fronte al feroce agguato dei soldati USA due e solo due sono le possibili spiegazioni, ed ambedue altrettanto terrificanti:
•    o l’assalto all’auto che trasportava Giuliana aveva come obiettivo chiudere per sempre la bocca all’ex –ostaggio, possibile depositaria di verità scomode, come pare trasparire dalla parole di Pier Scolari. Ed in tal caso il governo dovrà spiegare come è possibile restare alleati di chi cerca di uccidere un proprio concittadino ed avrà il dovere di indagare sulle motivazioni di un simile comportamento.
•    O l’agguato dei militari USA rientra in una normale prassi di comportamento quotidiano ed in tal caso sorge spontanea una domanda: quante donne e uomini iracheni, pacifici e disarmati, vengono uccisi in questo modo ogni giorno dai loro “salvatori”? Nel più totale disinteresse internazionale, e con la più assoluta omertà dei comandi USA e dei loro alleati, governo italiano compreso.
Qualunque delle due ipotesi corrisponda alla verità, il ritiro immediato delle truppe continua ad essere l’unica soluzione possibile.





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