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Farmaci anti Aids, Lula sfida l'Organizzazione mondiale del commercio



   


 

LA POSTA IN GIOCO SONO 30.000.000 DI VITE UMANE

La  decisione di Lula di “disobbedire” all’ Organzizzazione Mondiale del Commercio” (WTO) è una scelta che non ha precedenti e afferma la priorità della difesa della salute rispetto agli interessi economici delle grandi multinazionali farmaceutiche. Se il governo Lula riuscirà a mantenere questo impegno per la prima volta sarà stata sconfitta la pretesa del WTO di poter determinare da solo, attraverso le decisioni assunte a livello commerciale e finanziario, il destino dell’umanità.
Questa scelta è ancora più importante perché avviene solo due mesi dopo la decisione opposta assunta dal Congresso indiano nel marzo di quest’anno. L’India infatti, obbedendo alle decisioni del WTO, ha interrotto la produzione di farmaci generici e ha istituito una legge nazionale che impone il rispetto dei brevetti delle multinazionali farmaceutiche. Su oltre 30 milioni di persone sieropositive che vivono nell’emisfero sud e che necessiterebbero di terapie anti-AIDS solo 750.000 erano in terapia e la metà di costoro si curavano con farmaci indiani.
Il Brasile oggi rappresenta l’unica speranza di accedere alle terapie anti-AIDS per coloro che non possono spendere 7-10.000 dollari all’anno per curarsi.
Con tale decisione Lula, criticato in casa propria per la lentezza della lotta alla corruzione e per i ritardi della riforma agraria, riafferma la propria leadership mondiale per tutti coloro che si battono per la difesa dei diritti umani.
Ora è molto probabile che il WTO, nel corso della prossima conferenza mondiale prevista a Honk Kong a dicembre, scateni una forte offensiva punitiva contro il Brasile imponendogli il ritiro di tale decisone sotto la minaccia di forti ritorsioni economiche.
Per impedire questo diventa fondamentale la capacità dei movimenti di mobilitarsi, a cominciare dalle iniziative in occasione del prossimo G8 in Scozia, per condizionare il comportamento dei propri governi in seno al WTO al fine di evitare la vendetta contro il Brasile.
Mentre ogni anno muoiono oltre 3 milioni di persone di AIDS, le aziende farmaceutiche sono il settore industriale che da dieci anni distribuisce ai propri azionisti i dividendi più alti di qualunque altro settore industriale, superato solo negli USA, negli ultimi due anni, dall’industria militare.
La decisione del governo Lula non rappresenta nulla di deologico, ma semplicemente il tentativo di riaffermare l’importanza della vita umana davanti alla dittatura del dio denaro.





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