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G8, vergognosa strumentalizzazione di 40 milioni di sieropositivi. Usano l'AIDS e la malaria per coprire il fallimento di un summit-farsa



 

Milano, 8 giugno 2007 – «Ci risiamo: ecco le immancabili promesse di Pulcinella degli “otto grandi”». Questo il commento sarcastico di Vittorio Agnoletto, eurodeputato, già portavoce del Genoa Social Forum al G8 di Genova, nel giorno di chiusura del vertice in Germania. «Gli otto capi di stato giocano l’Aids, la Tbc e la malaria come asso nella manica per nascondere il fallimento totale del loro incontro. Se avessero avuto intenzione di combattere realmente le tre pandemie, avrebbero mantenuto le promesse fatte a Gleneagles due anni fa, e prima ancora a Genova nel 2001. E, cosa se possibile ancora più grave, non hanno fatto nulla per rendere accessibili ai Paesi poveri i medicinali, lasciando intatti gli accordi Trips sui brevetti che negano la possibilità di produrre farmaci generici ai Paesi in via di Sviluppo, a tutto vantaggio delle multinazionali del farmaco. Prodi ha promesso a Bono e a Bob Geldof lo stanziamento dei 260 milioni non ancora versati al Fondo Globale per la lotta all’Aids, Tbc e malaria. È la quarta volta che il premier ribadisce l’impegno dell’Italia: l’aveva già detto da Addis Abeba il 29 gennaio, alla Camera il 2 marzo e anche alla delegazione dei vescovi il 3 maggio scorso. Ma fino ad ora alle parole non sono seguiti i fatti. Speriamo che questa sia la volta buona e che lo stanziamento dei fondi per la lotta all’Aids sia inserito nella manovra di assestamento della finanziaria, entro il mese prossimo».

 





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