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Aids, le difficoltà politiche per debellarlo



La Boehringer-Ingelheim ha fatto sapere che rinuncerà al suo brevetto sul farmaco anti Hiv nevirapina. Una scelta in verità propagandistica...

L'origine del monopolio farmaceutico mondiale, ovvero la dittatura del brevetto

La proposta della Boehringer-Ingelheim si può riassumere con questa frase: carità si, ma diritti no. Ovvero, siamo disposti a fare un po' di carità e a concedere un farmaco a prezzi bassi ai paesi più poveri, purché non si modifichino quelle regole e quegli accordi internazionali che, fondati su una profonda ingiustizia, provocano milioni di morti nel mondo. Per essere ancora più chiari: possiamo fare carità a patto che non si tocchino i nostri profitti.
Gli accordi fondati su una profonda ingiustizia sono i cosiddetti Trips, ovvero le norme relative alla proprietà intellettuale che sono state stabilite all'interno dell'Omc (Organizzazione mondiale del Commercio), le quali stabiliscono che quando una azienda produce un farmaco e ne viene approvata l'immissione sul mercato (in Europa è l'Emea che approva questa immissione e negli Usa è l'Fda), da quel momento la casa che lo ha prodotto ne ha l'esclusività per 20 anni, costruendo di fatto una situazione di monopolio determinando i prezzi che ritiene più opportuni.
Il problema che si pone allora in questo contesto è il seguente. Una persona affetta da Hiv necessita di una terapia che si basa su diversi farmaci che sono prodotti da diverse aziende, le aziende che producono gli antiretrovirali sono poche (sei o sette), perciò facilmente hanno costituito un cartello tra di loro, senza essere in concorrenza perché lo stesso paziente ha bisogno di prendere farmaci prodotti da case diverse contemporaneamente. Quando poi una terapia non è più adeguata in seguito alla svilupparsi di una resistenza antiretrovirale, cioè il virus diventa resistente ai farmaci presi fino a quel momento, il malato deve iniziare la cosiddetta terapia di "seconda linea", ma anche questa è un cocktail di farmaci prodotti da aziende diverse. Quindi siamo di fronte ad una situazione di cartello monopolistico che ha permesso alle industrie del farmaco di mantenere costi altissimi per i loro prodotti.
La questione del brevetto e degli accordi Trips formalmente viene difesa sostenendo che siano misure utili a rimborsare quanto le aziende farmaceutiche hanno investito nella produzione di farmaci e nella ricerca, anche perché spesso la ricerca farmacologica non sempre viene a capo di un prodotto efficace. Tutto questo in un contesto in cui l'industria farmaceutica mondiale è sostanzialmente privata. In molti cercano la risposta a questa situazione di cartello nella attivazione di una industria farmaceutica pubblica, anche l'Italia ne aveva una ma è stata soppiantata dalle grandi multinazionali. La soluzione invece sarebbe quella di trovare un equilibrio fra i tempi di durata del brevetto e i diritti delle persone. Faccio un esempio: la Pfizer, uno dei più grandi laboratori farmaceutici degli Usa, si è vantata sul suo sito, per attirare gli azionisti, di aver ammortizzato i costi di produzione e di ricerca del fluconazolo (farmaco che combatte patologie correlate all'Aids) in un solo anno. Tutti gli altri 19 anni di brevetto sono e saranno finalizzati soltanto ad aumentare il profitto. L'obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre i tempi di durata del brevetto e di stabilire una conseguenzialità tra i costi dimostrati nella ricerca, compresi quelli per farmaci che poi non hanno avuto effettiva produzione e utilità. E' assurdo che tutti i soldi investiti siano recuperati, come dimostra il caso della Pfizer, in un anno, cosicché i restanti 19 si lavori solo sul profitto.

Protagonismo dei paesi in via di sviluppo e boicottaggio del Wto

L'altra questione dovrebbe essere poi quella del riconoscimento dell'autorizzazione ai paesi poveri, ma in gradi di produrre farmaci, di fabbricarli direttamente loro nella versione generica senza dover rispettare le regole sui brevetti. Altra possibilità per i paesi ancora più poveri ma incapaci di produrre farmaci, sarebbe quella di consentire loro l'acquisto non dalle multinazionali ma dalle nazioni in via di sviluppo in grado di produrre i generici.
L'Omc blocca tutto questo, cioè la produzione forzata e l' importazione parallela. Formalmente nell'accordo di Doha, siglato nel 2001 in occasione del vertice del Wto, si afferma che le regole dei brevetti non possono mettere in discussione e impedire la salute pubblica, che rimane l'obiettivo principale dei governi, ma nei fatti la situazione invece tutela solo le grandi case farmaceutiche e i loro brevetti.
Attualmente, durante l'ultimo incontro dell'Omc ad Hong-kong, è stato escogitato un meccanismo tecnico molto complesso per cambiare l'articolo 6 dei Trips e consentire ai paesi poveri di poter produrre farmaci generici nel caso in cui ne siano capaci o di importarli a costo agevolato da altri in grado di farlo, ma questo stesso meccanismo è talmente complicato da rimanere totalmente irrealizzabile. Prevede infatti che il paese produca questi farmaci generici in modo separato da quelli ad uso nazionale, ponendoli in confezioni specifiche e diverse, che il paese richiedente questi prodotti farmaceutici dimostri di non essere in grado di fabbricarli autonomamente, che sia in grado di testimoniare di vivere una condizione epidemica e un quadro epidemiologico preciso: tutte condizioni che nei paesi sottosviluppati non possono essere rispettate e appagate. Per questo il meccanismo di Hong-kong è lettera morta, anche per l'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità).
Fino al 31 dicembre 2004 l'India poteva produrre farmaci generici e rivenderli ad alcune nazioni africane a prezzi agevolati. Se oggi una terapia anti Hiv nel mondo occidentale viene a costare fra i 7 e 10mila dollari annui, in India si producevano prodotti che portavano la cura al prezzo di 250 dollari. Ma essendo entrata l'India nel Wto era stato stabilito che fino al 31 dicembre 2004 potesse non avere una legislazione nazionale che rispettasse i Trips, ma dal 1 gennaio 2005 ha dovuto inserire una legge che rispetta gli accordi sulla proprietà intellettuale e quindi ha dovuto interrompere la vendita estera dei farmaci generici antiretrovirali, così come ha dovuto porre una serie di limitazioni anche alla produzione per il consumo interno.

Due mondi contrapposti, aziende del farmaco e malati poveri

La situazione in questi anni è peggiorata. Il parlamento europeo ha votato una risoluzione il 2 dicembre del 2004 ed una nel 2006 con cui si chiede all'Europa di allearsi con i paesi del sud del mondo per ottenere una modifica degli accordi Trips. Nulla di tutto questo è stato fatto.
Dal ‘93 ad oggi le aziende farmaceutiche rappresentano il settore industriale che distribuisce i dividendi più alti in tutta Europa. In America sono state al primo posto fino al 2003, quando sono state soppiantate dall'industria delle armi. Inoltre secondo Usa family lo stipendio manager delle aziende farmaceutiche è di 42 milioni di dollari annui, con punte nel 2002 di 74.
Dall'altra parte abbiamo nella sola Africa sub-sahariana 30 milioni di sieropositivi senza accesso alle terapie.

La strumentalità della scelta della Boehringer-Ingelheim

Il primo farmaco prodotto contro l'Hiv è del 1987 quindi solo adesso abbiamo i primi farmaci che escono dal brevetto. Ma sono farmaci che risalgono a 20 anni e quindi superati da altri più efficaci ma ancora sotto brevetto. E' il caso anche della nevirapina che viene utilizzato nello specifico per evitare il contagio dell'infezione da madre a figlio e che ha una percentuale di successo del 50%. Viene presa durante il travaglio dalla partoriente e entro le 48 ore dal neonato. Ma nel mondo occidentale sono impiegati farmaci che azzerano completamente la possibilità di trasmissione madre-neonato e infatti la nevirapina non è più utilizzata.
Nel caso della nevirapina, inoltre, si pone anche un altro problema, che testimonia il carattere propagandistico della iniziativa della Boehringer-Ingelheim. Questa casa farmaceutica ha infatti concesso ai paesi di produrre il farmaco senza rispetto del brevetto ovviamente senza poterlo esportare in altri paesi nei quali continua a imporre il brevetto. Ma dato che la maggior parte dei paesi poveri non è capace di produrre autonomamente il medicinale, allora l'azienda "molto generosamente" stabilisce di venderlo a prezzo agevolato.
Del resto, anche nel caso in cui la nevirapina sia liberata dal brevetto da parte della Boehringer-Ingelheim, le altre aziende produttrici di farmaci anti Hiv non hanno rinunciato al copyright sui propri prodotti. E dato che le cure contro l'Aids sono fatte da un insieme di farmaci, fra cui spesso anche la nevirapina, è chiaro che liberare solo questo prodotto non può arrecare alcun vantaggio economico perché permane il monopolio sui restanti farmaci.
Che cosa è stato fatto fino ad ora (cioè niente) e la responsabilità dei governi
Di fronte a questo quadro disastroso a livello globale cosa hanno fatto le nazioni ricche? Il G8 ha impedito alle Nazioni Unite di cambiare le regole, ma ha acconsentito affinché fosse istituito un fondo globale dall'Onu, che lo ha appunto proclamato nel giugno 2001, e che fosse impiegato contro Malaria, Tbc e Aids. Un mese dopo, nel luglio 2001 a Genova, il G8 si impegna a finanziare questo fondo. L'Onu chiede allora 7 miliardi di dollari all'anno per 7 anni per invertire la curva, cioè far scendere le percentuali del contagio. A distanza di 7 anni, anziché aver raccolto 39 miliardi di dollari, ne hanno incassati meno di 7 e 3 sono stati già impegnati. Questo fondo risponde alla logica delle case farmaceutiche che così vedono tutelate le norme che consentono loro il monopolio.
L'Italia è debitrice ancora di 20 milioni di euro del 2005 - ne doveva infatti 100 e il governo Berlusconi ne ha pagati 80 -, in più non ha ancora pagato la quota del 2006 consistente in 130 milioni e tutta la quota del 2007 di altri 130 milioni. Un debito totale di 280 milioni di euro che pone l'Italia alla vetta della maglia nera dei donatori. In questo contesto, fatto veramente incredibile, la voce dei 130 milioni del 2007 è stata inoltre cancellata.






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